Dual Breeding Project Cabannina
Dual Breeding Project (DBP) Cabannina - Dr. Giampaolo Risso
La conservazione della biodiversità è un obiettivo europeo, e fa parte dei Piani di Sviluppo Rurale degli Stati Membri. Secondo il rapporto FAO del 2016, oltre il 17% delle specie animali domestici sono a rischio d’estinzione, mentre di oltre il 58% non si hanno informazioni.
In Italia il progetto Dual Breeding approvato dal MIPAAF – Autorità di gestione del PSRN Biodiversità sottomisura 10.2 – è finalizzato all’approfondimento della conoscenza, alla valorizzazione e alla salvaguardia della tipicità genetica delle razze bovine a duplice attitudine
Le principali azioni su cui è incentrato il progetto mirano:
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ad ottenere una caratterizzazione fenotipica degli animali mediante la rilevazione di nuovi parametri fenotipici di tipo morfologico, produttivo, connessi al benessere ed alla resistenza alle malattie, alla longevità e rusticità ed al superamento dei difetti;
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ad ottenere una descrizione e una gestione della variabilità genetica mediante il calcolo e la stima di nuovi parametri genetici e genomici e la completa caratterizzazione genomica della razza, per una migliore gestione degli accoppiamenti e il controllo della consanguineità;
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alla gestione ottimale delle risorse genetiche della razza mediante l’organizzazione e la raccolta di nuove informazioni e l’utilizzo di nuovi strumenti come la costituzione della banca di germoplasma, della banca di materiale biologico, la predisposizione di prove di accrescimento in stazione di controllo e l’implementazione del database per accogliere in modo appropriato le informazioni e i dati prodotti sui bovini della razza;
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a promuovere iniziative di formazione e divulgazione delle innovazioni e dei risultati derivati dal progetto.
Le razze autoctone italiane coinvolte nel progetto sono 16, esse presentano storie selettive consistenze, attitudini, e contesti ambientali e socio-produttivi alquanto diversificati.
Delle 16 razze 14 sono considerate minacciate di abbandono; a queste si devono aggiungere le varianti della razza Valdostana Castana e Pezzata Nera.
La caratterizzazione fenotipica ha riguardato tutte le razze eccezion fatta per la P.R.I. in quanto razza ad ampia diffusione. Per ciascuna razza si è definito una specifica scheda di rilevazione dei dati e si è definito un unico protocollo di raccolta dei dati. A tal proposito si è proceduto definendo un elenco di caratteri da rilevare, creando un manuale di rilevazione e sviluppando un software per le rilevazioni dei dati e per l’archiviazione degli stessi.
La scheda seguente mostra i caratteri che sono stati rilevati per ciascun capo, individuato dalla Associazione Nazionale di Razza. Per la scelta dei capi è stata data la precedenza alle femmine mature con il maggior numero di informazioni presenti nel data base.
Le visite in Azienda per Dual Breeding di tutte le fasi (Risso Giampaolo dal 2018 al 2023)
15/05/2018 |
Az. Agr. Autra Molini Ettore |
17/05/2018 |
Garaventa Massimo Az. Agr. Dolce Fiorita Casella Luigi |
24/05/2018 |
Cella Angelo Az. Agr. Caregli Az. Agr. Ertola |
31/05/2018 |
Cella Antonella Cella Rosanna Fulle Paola Ratto Cristiano |
28/06/2018 |
Capra Emanuele Castagnola Paolo Sivori Anna Maria Criniti Emanuela |
19/07/2018 |
Galantini Marco |
5/08/2018 |
Verardo Luca |
11/02/2022 |
Az. Agr. Caregli Boreanaz Francesca Odino Sara |
21/02/2022 |
Az. Agr. Dolce Fiorita Cella Rosanna Fulle Paola |
21/03/2022 |
Az. Agr. Autra |
21/04/2022 |
Verardo Luca Wolcevich Claudia |
18/01/2023 |
Perazzo Marina Quirini Luca |
Caratterizzazione genetica delle razze e delle specie autoctone ed allevate in Italia
La diffusione della tecnica d’analisi genomica ha aperto uno scenario impensabile fino a pochi anni fa, offrendo un nuovo importante strumento; questo può essere utilizzato non solo per la valutazione genomica per caratteri di interesse selettivo, ma anche per studi finalizzati a caratterizzare geneticamente una popolazione/razza, fornendo ulteriori possibilità all’attuazione di programmi mirati al monitoraggio e gestione della variabilità genetica e della problematica relativa alla diffusione delle tare genetiche. Per ciascuna razza si sono definiti i criteri di individuazione dei soggetti da genotipizzare con lo scopo di consentire la raccolta di un campione rappresentativo della popolazione esistente. Per alcune razze si è proseguito anche alla genotipizzazione di soggetti maschi di cui era stoccato del materiale genetico nella banca seme. In tabella 3 sono riportati per ciascuna razza il numero di capi genotipizzati.
Monitoraggio della diversità genetica nelle razze autoctone italiane e relativa valutazione.
Premessa: La disponibilità di un numero consistente di genotipi, scelti con i criteri consentirà di disporre delle informazioni necessarie per l’attuazione di questa azione finalizzata al monitoraggio della diversità genetica. La caratterizzazione e differenziazione delle razze non ha scopi meramente di ricerca o di monitoraggio della variabilità genetica, ma offre un importante strumento per poter poi, in ultima analisi, differenziare non solo gli animali ma soprattutto i prodotti (carne, latte e derivati) che da essi si possono ottenere.
Le analisi effettuate sono le seguenti: Analisi Runs of Homozygosity (ROH). L’analisi delle ROH consente la stima del livello di eterozigosità in popolazione. Le ROH sono dei segmenti in cui si susseguono in maniera ininterrotta dei genotipi omozigoti; vengono considerate come degli indicatori di inbreeding genomico i cui valori verranno confrontati con il coefficiente di inbreeding calcolato sulla base del solo pedigree, coefficiente che solitamente sottostima il reale livello di consanguineità. L’analisi della distribuzione delle ROH e degli SNP che sono inclusi con elevata frequenza nelle ROH permette lo studio delle Selection Signatures, regioni del genoma dove si verifica un calo dell’eterozigosi legato alla selezione che tende a fissare l’allele più favorevole. Tramite il software Zanardi (Marras et al., 2015) sono state calcolale le ROH. Tra i parametri più importanti delle ROH vanno ricordate la lunghezza e la loro frequenza all’interno della popolazione. ROH lunghe sono indice di inbreeding (inteso come accoppiamento fra animali parenti) recente nel tempo, mentre ROH più corte indicano fenomeni di inbreeding lontani nel tempo. Lo studio ha riguardato la maggior parte delle razze coinvolte nel progetto si tratta ora di integrare i nuovi genotipi prodotti ed aggiornare i risultati ottenuti. Questi risultati devono essere validati su una base più ampia di informazioni.
Studio della diversità tra le varie razze.
Una volta disponibili i genotipi delle singole razze si è operato uno studio finalizzato a valutare le differenze tra di esse. Nel grafico che segue si osserva la vicinanza della Cabannina alla Agerolese e alla Pinzgauer
Riguardo alla Agerolese si può ipotizzare che la vicinanza sia dovuta alla deportazione dei Liguri nel Sannio avvenuta nel 180 a.C. come indicato dallo Storico Tito Livio di cui allego il riferimento.
Sulla deportazione dei Liguri Apuani nel Sannio (180 – 179 a.C.):
(180 a.C.) I Liguri, che prima dell’arrivo dei consoli nella provincia non si sarebbero aspettati la guerra, assaliti all’improvviso, si arresero in numero di circa dodicimila uomini. Cornelio e Bebio consultarono dapprima per lettera il Senato, quindi stabilirono di deportarli dai monti in territori di pianura lontano dalla patria, affinché non potessero sperare di tornare a casa loro, stimando che le guerre con i Liguri non sarebbero mai cessate, se non si fosse preso tale provvedimento. Il popolo romano possedeva agro pubblico nel territorio dei Sanniti: terre che erano state dei Taurasini. Volendo deportare colà i Liguri Apuani, ordinarono che questi scendessero dalle loro montagne con i figli e con le mogli, portando con sé tutti i loro beni. I Liguri supplicarono più volte, per mezzo di ambasciatori, di non essere costretti a lasciare i loro penati, la patria in cui erano nati e le tombe dei loro padri: promettevano in cambio di consegnare le armi e di dare ostaggi. Poiché non ottenevano nulla e non avevano forze sufficienti per combattere, obbedirono all’editto. Circa cinquantamila uomini liberi, con le loro donne e i figli, furono trasferiti (traducti) a spese dello Stato. Furono loro assegnate centocinquantamila libbre d’argento, con cui procurarsi il necessario per stabilirsi nelle nuove sedi. La divisione e l’assegnazione del territorio furono affidate agli stessi che avevano organizzato il trasferimento, Cornelio e Bebio; su loro richiesta, fu loro assegnato dal Senato un collegio di cinque membri (quinqueuiri) con funzioni consultive. Portata a termine l’impresa e ricondotto a Roma l’esercito veterano, il Senato decretò loro il trionfo; furono i primi a trionfare senza avere combattuto una guerra. Davanti al cocchio trionfale furono condotte solo le vittime per il sacrificio, perché nel loro trionfo non c’era bottino o prigionieri da fare sfilare, né altro che potesse essere distribuito ai soldati.
Livio XL, 38
Riguardo alla Pinzgauer non so giustificare, ma fra le Cabannina erano presenti anche capi con il mantello a macchie bianche sul tronco e sul dorso che, da Esperto di razza, ho sempre scartato ma che gli Allevatori hanno riferito essere sempre state presenti e chiamate Cabannina stellue.
L’ultima fase del progetto riguarda la raccolta del materiale biologico. Lo stoccaggio del seme è il migliore sistema per mantenere una risorsa genetica nel tempo. Così al seme già stoccato si aggiungeranno altri 3 torelli, scelti in base ai dati genetici e funzionali raccolti dall’ANARB e integrati dei risultati del DBP.